Back to the Future

Come già sapete il centro gravitazionale dell’Alpine Spirit Crew si trova in Valsesia, dove io e gli altri amici del gruppo ci siamo conosciuti ed abbiamo iniziato a condividere e far crescere le nostre passioni.

Una parte del team è arrivato in questa splendida valle per merito del CUS Pavia e dei mitici istruttori di kayak Mauri e Violo che, notando le nostre grandi doti sul Ticino (alludo alla capacità di combinare sempre dei gran casini ovviamente!) hanno pensato di farci provare l’esperienza del torrente nel cuore pulsante del kayak italiano. Insomma, è colpa loro se siamo qua!

Il CUS Pavia ed i nostri istruttori continuano tutt’ora la loro mission di reclutare nuove leve per il mondo della canoa da torrente e proprio per questo, lo scorso weekend hanno organizzato uno splendido evento, portando qui in valle circa 40 canoisti pavesi, di tutte le età e dagli interessi più vari, dando vita ad un fine settimana a dir poco magico!

27017260286_d29aacdbd5_bCi siamo ritrovati tutti al centro Rafting Monrosa a Balmuccia, sabato, alle 11… che poi son diventate le 15, ma poco importa la puntualità in questo mondo! Il meteo non era dei migliori, schiarite a sprazzi e pioggia a spruzzi, ma questo è il bello delle valli alpine e della Valsesia in particolare.

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Per celebrare il battesimo sul Sesia dei quaranta malcapitati si opta per una discesa in rafting, scortati da noi dell’Alpine Spirit sulle nostre canoe. La bellezza del fiume e del paesaggio, la quantità d’acqua ottimale, l’esperienza e la simpatia delle guide del Monrosa  hanno contribuito a far divertire tutti al meglio nonostante i piovaschi continui. Anche io ci ho messo del mio facendo un bagno ingenuo e buffissimo e dimostrando a mio modo che, se vissuto bene e rispettato, il Sesia non è mai pericoloso!

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Per un paio d’ore i gommoni han cavalcato l’acqua tra sassi, urla, schizzi e risate percorrendo tutto il tratto di gara da Balmuccia a Varallo. Appena rientrati alla base, soddisfatti della loro e della nostra performance e con un grande buco nello stomaco, abbiamo trovato uno splendido banchetto-aperitivo allestito da Gianna e Sara (rispettivamente moglie e figlia del Mauri) pronte a sfamarci e dissetarci.

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Rapida doccia (per i meno, i più hanno già preso il ritmo puzzoso e selvaggio tipico del canoista) e in poco siamo già con le gambe sotto al tavolo in quel di Boccioleto pronti a far fuori la cena e pianificare una serata multidisco che non si realizzerà mai. Infatti, appena riempita la pancia siamo crollati in catalessi ed abbiamo fatto rotta verso casa per la nanna, pronti ad una domenica da leoni.

 

…Leoni!?!?! Non proprio a giudicare dalle reattività al suono della sveglia. Piuttosto dei gattini! Il Mauri ci obbliga ad essere pronti alle 9:30, “puntuali” e non “canoistiche”, potete immaginare il dramma(sigh!!). Colazione rapida al Ravicci e in men che non si dica (non proprio, è solo un modo di dire!) siamo ancora una volta a Balmuccia.

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I ragazzi del CUS sono pronti, ci si prepara, chi deve noleggia rapidamente l’attrezzatura e ci si sposta verso l’ultima rapida delle gole dando il via alle lezioni. Prima cosa da imparare: SICUREZZA. Mauri, Violo, Conca e CDM rifilano perle di saggezza su come salvarsi e salvare in fiume, su come fare manovre di recupero in sicurezza e come usare la dotazione minima necessaria al canoista.

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Il sole splende in cielo, la temperatura sale, è il momento di fare una nuotata. Invitiamo così tutti i ragazzi a fare una prova di bagno in rapida, posizione di sicurezza e lancio della corda. La cosa ci impegna un po’ di tempo ma non mancano le risate e i pasticci di molti, accompagnati anche dalla tifoseria di chi ci osserva dal ponte, all’asciutto.

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Passa così la paura dell’acqua e delle rapide è dunque il momento di andare in canoa, tutti a bordo allora! In pochi minuti il fiume si colora di arancio, giallo, rosso, verde e chi più ne ha più ne metta, in appena lo spazio di una rapida ci sono oltre un paio di dozzine di canoe. I ragazzi ci danno dentro, traghetti, entrate in corrente ed in morta, fanno tutto quello che gli si chiede di provare, chi più chi meno, non mancano certo i bagni ma finiscono la lezione soddisfatti e stremati.

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Intanto una parte della comitiva, composta per lo più da donzelle, dopo aver fatto una lunga passeggiata lungo il nuovo sentiero che costeggia le gole del Sesia, si è prodigata approvvigionando il necessario per un ottimo rinfresco. Appena rientrati al Monrosa, la tavola si riempie progressivamente di ogni ben di dio, dalle frittate della Gianna passando per pancetta e toma locale, per finire con ben 6kg di salsicce portate dalle (previdenti) nuove leve.

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Il clima è perfetto. Sole, aria fresca e tante persone piene di vita immerse nei colori di una magnifica primavera ed il pomeriggio continua tra chi gioca a beach volley, chi tenta di domare la slackline, chi ci riesce, e chi come me, non resiste alle avance della canoa e si lancia nell’ennesimo tratto di gara della stagione.

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Il gruppo lentamente si sgrana, tra chi deve tornare a casa prima e chi preferisce stare ancora un po’ a godere del sole. La mia giornata raggiunge l’apice mentre aspetto il recupero da CDM, in puntuale ritardo di mezz’ora, dando modo a me e ai miei compagni di discesa di asciugarci al calore degli ultimi raggi di sole con di fronte riflessi e colori che ci accompagneranno almeno fino al prossimo weekend, pronti per il Valsesia River Festival!

By Miguel

Trovate un sacco di foto qui e qui!

Ale Conca – Dato che è un back to the future mi sembra giusto mettere le foto delle nostre prime volte sui torrenti

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Ale Conca e Carlo, 2010 sullo Stura di Demonte

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Miguel sul Sesia (Le foto sull’Enza sono state censurate per decenza)

 

 

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